Come scegliere il televisore giusto: tutti i fattori da considerare

Quella del televisore in casa è una scelta che divide sempre le opinioni della gente.

C’è chi ne condivide l’impiego, chi preferisce farne a meno. Chi non trova salutare installarne uno in ogni camera della casa, chi invece lo acquista per riempire spazi e pareti vuote, come fosse un complemento d’arredo.

C’è poi chi vuole liberarsene a tutti i costi, quantomeno per effettuare la disdetta del canone Rai e abbattere i costi in bolletta, chi lo tiene solo nella zona giorno per intrattenere i bambini e farsi compagnia mentre sbriga le faccende e chi, infine, non rinuncia a cinque minuti di TV prima di addormentarsi, nella propria camera da letto.

Nonostante questo dispositivo svolga semplicemente la funzione di trasmettere programmi via satellite, antenna o web, le ragioni per cui la gente lo acquista sono le più disparate.

Una cosa è certa, un televisore dalle dimensioni sproporzionate o un modello sbagliato possono senza dubbio comprometterne la fruizione.

È bene, dunque, qualora si decidesse di acquistarne uno o più modelli, tenere conto di alcuni fattori utili a renderlo funzionale rispetto alle proprie esigenze.

Dimensioni e caratteristiche

Quando bisogna scegliere un nuovo televisore da installare nella propria abitazione, le dimensioni sono uno dei primi fattori da considerare.

In linea di massima queste dovrebbero essere proporzionali rispetto all’ambiente in cui verrà posizionato. In altre parole, più grande è la stanza dove verrà installato, maggiori possono essere le dimensioni dello schermo. Non bisogna dimenticare, in ogni caso, che a dimensioni maggiori è importante corrisponda anche una migliore risoluzione delle immagini.

Tra le caratteristiche da considerare, rientrano senza dubbio le caratteristiche dello schermo e la connessione per la trasmissione dei programmi.

A quest’ultimo proposito, si distinguono Smart TV e Televisori standard. I primi si differenziano dagli altri per la possibilità di connettersi a internet e offrire, quindi, un numero di canali maggiore rispetto a una TV a connessione tradizionale.

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  • Smart TV Hisense con risoluzione HD, pannello LCD,con Tuner DVB-T2 con funzionalità Game Mode per i video giocatori
  • Design Slim con cornici sottili e schermo di dimensioni maggiori
  • Sistema operativo ...

Sulla smart TV è inoltre possibile scaricare App e connettersi ad altri dispositivi, quali smartphone e PC, per duplicarne lo schermo.

A proposito di schermo, è bene specificare che esistono diverse tipologie, ognuna delle quali presenta caratteristiche differenti.

Le TV LED, ad esempio, presentano una buona gamma di colori, ma viene penalizzata la resa delle parti più scure. I televisori QLED, invece, hanno una resa cromatica più elevata rispetto ai precedenti modelli. Le TV NanoCell presentano immagini più nitide, una migliore saturazione e una gamma più ampia di sfumature cromatiche. Poi ci sono i televisori OLED che restituiscono un’esperienza visiva migliore in termini di bilanciamento dei colori e dei contrasti.

I consumi

Come accennato in precedenza, tenere uno o più televisori in casa ha un costo, non solo in termini di spesa d’acquisto, quanto anche di utilizzo.

Oltre all’obbligo di pagare il canone Rai, bisogna fare i conti con i consumi di energia elettrica che ogni dispositivo assorbe, a seconda delle sue caratteristiche.

In base ai modelli, infatti, la potenza può variare di 50-600 W, anche se buona parte dei consumi dipende dalla durata e frequenza di impiego.

Gli aspetti a cui prestare attenzione, in questo senso, sono la classe di consumo, che dovrebbe corrispondere almeno alla A o classi superiori, e il consumo di energia espresso in kWh annui. Questo valore, indicato sull’etichetta, corrisponde al consumo totale annuo di energia calcolato su uno standard di accensione di 4 ore al giorno. Se si moltiplica questo dato per il costo medio del kWh, si può avere un’idea di massima di quanto può costare, in termini di energia, un modello di televisore, nel corso dell’anno.