Quanto consuma un ventilatore?

Ma quanto è bella l’estate? Il sole, il mare, gli aperitivi e le belle serate sono degli autentici tocca sana per ricaricare le energie dopo la lunga stagione invernale e per godersi finalmente un po’ di meritato relax. Come in tutte le situazioni, però, un nemico comune bussa alle porte delle nostre abitazioni: la temibile afa di stagione. Tipica dei mesi di Luglio ed Agosto è l’elemento che più spaventa le persone, specie se anziane, poiché capace di renderci molto deboli, fiacchi ed esposti a colpi di calore.

Spesso vediamo gente che, in questi periodi, si rintana dentro casa ed organizza maratone di “salto sul divano ad occhi chiusi”, in compagnia dei loro amati condizionatori o ventilatori!

Ma a parte gli scherzi, se non fosse per questi meravigliosi apparecchi, anche dentro le nostre mura domestiche dovremmo sopportare estenuanti sensazioni di appiccicaticcio sulla pelle, di sudore incontrollabile e di spossatezza debilitante, facendoci percepire come negativa anche una stagione così gioiosa e bella.

Puntiamo sulla semplicità e parliamo di soluzioni economiche

Per contrastare l’afa ed optando per soluzioni semplici e poco dispendiose, non possiamo che prendere in considerazione il classico ma quanto mai utile ventilatore. Il numero di modelli disponibili sul mercato è davvero immenso e differiscono l’un l’altro per vari fattori come la grandezza, il posizionamento e l’utilizzo specifico. Vediamone insieme una rapida carrellata:

  • Ventilatore da tavolo: piccolo, maneggevole ma meno efficiente
  • Ventilatore classico: in plastica o in metallo, è il più acquistato ed utilizzato per via della vasta varietà di grandezze, altezze e prestazioni disponibili.
  • Ventilatore da parete: poco conosciuto, è un modello sostenuto da una staffa a parete o impiantato direttamente nel muro.
  • Ventilatore da soffitto: in grado di dare un bel tocco estetico. Molto utile per muovere l’aria nelle stanze più grandi.
  • Ventilatore a colonna: design moderno e tecnologico. È perfetto per ambienti raffinati e può essere direzionato e regolato attraverso un apposito telecomando.
  • Ventilatore senza pala: soluzione più silenziosa, ottima per chi ama il design originale anche nelle proprie camere da letto.

Ognuna delle tipologie citate ha delle specifiche caratteristiche tecniche e scegliere quella che più si adatta alle nostre esigenze non è sempre una decisione facile da prendere. Con le giuste informazioni e qualche consiglio in più, però, siamo certi di riuscire ad indirizzarvi su acquisti più ponderati e corretti.

Iniziamo a calcolare il reale consumo di un ventilatore…

Una delle domande più frequenti durante l’acquisto di un ventilatore è sicuramente quella riguardante i suoi reali consumi. Le persone, infatti, tendono a mantenere acceso l’apparecchio per diverse ore, puntandolo nelle loro immediate vicinanze mentre sono intente ad eseguire le faccende domestiche.

Gli elementi necessari per riuscire ad effettuare un calcolo dettagliato sull’effettivo impatto che questo dispositivo ha sulla bolletta della luce sono due: la sua potenza e la sua velocità. Vi spiegheremo meglio creando un esempio:

Mettiamo caso che il vostro ventilatore classico abbia 3 livelli di velocità ed ognuno di loro, come ovvio che sia, inciderà in maniera differente sulla potenza effettivamente erogata.

Stabiliamo che alla prima velocità, il ventilatore eroghi una potenza di 25W, a media velocità di 35W ed a pieno regime di 45W (le reali informazioni possiamo trovarle direttamente sull’etichetta energetica del prodotto acquistato).

A questo punto consideriamo le effettive ore giornaliere di utilizzo e la velocità impostata in questo lasso di tempo. Eseguendo una semplice moltiplicazione fra la potenza erogata a quella velocità ed il numero di ore in cui è rimasto acceso l’apparecchio, avremo il consumo in Watt orari:

Velocità media (35W) X 8 ore di utilizzo/giorno = 280 Watt/ora (0,28 KWh)

Ottenuta questa informazione, non ci resta che moltiplicare il valore per il costo in KWh previsto dal proprio fornitore di energia.

La differenza sostanziale di consumo tra ventilatore e condizionatore

Non c’è molto da dire su quale delle due soluzioni convenga di più riguardo al consumo. Un condizionatore di medio livello, utilizzato durante le ore notturne (rimaniamo sulle 8 ore di utilizzo continuativo), eroga un quantitativo di potenza che si aggira intorno ai 700 Watt/ora (0,70 KWh). Nessun paragone rispetto ad un ventilatore di altissima qualità che può arrivare ad un massimo di 500 Watt/ora (0,50 KWh).

Consigli utili per risparmiare energia

Già la scelta di un buon ventilatore può risultare un ottimo metodo di risparmio energia. Nel caso in cui volessimo abbassare ulteriormente il valore della bolletta, possiamo adottare dei piccoli accorgimenti:

  1. Valutare con cura le nostre necessità ci permette di scegliere l’apparecchio che più le soddisfa, secondo i requisiti d’uso e consumo
  2. Posizionare l’apparecchio in prossimità di un muro limiterà la sua predisposizione al circolo dell’aria. Consigliamo di metterlo sempre ad almeno un metro dalla parete
  3. Spegnerlo quando non si è presenti è un tocca sana per le proprie tasche
  4. Combinare l’uso del ventilatore con quello del condizionatore permetterà di raffreddare in precedenza l’aria e di farla circolare già fresca all’interno dell’ambiente, in modo tale da ridurre notevolmente i consumi
  5. Fare in modo che i raggi solari non entrino nelle stanze, farà si che non si surriscaldino troppo. L’utilizzo di tende, persiane o tapparelle è sempre una soluzione più che consigliata

Che dire di più? Ora che siete venuti a conoscenza di tutte queste informazioni, avrete sicuramente più consapevolezza sul ventilatore più adatto alle vostre esigenze. Se, però, avete ancora qualche piccolo dubbio sul preciso modello da acquistare, vi invitiamo a cliccare sul seguente link per dare un’occhiata ai migliori ventilatori presenti sul mercato. Scegliere tra quelli proposti risulterà sempre e comunque un’ottima scelta. Buona estate!