Arredamento studio notarile: focus sulla sala d’aspetto

Studio notarile: i consigli per il giusto arredamento

Per avere una rapida conferma dell’importanza della figura del notaio, è sufficiente ricordare la massima del celebre giurista Francesco Carnelutti che soleva ripetere “tanto più notaio, tanto meno giudice”.

In effetti, come visto in un mare di occasioni, un notaio di tutto rispetto riesce ad evitare l’instaurazione di un futuro giudizio, interpretando alla perfezione la reale volontà delle persone sedute difronte.

Più in generale, il notaio è un professionista chiamato a ricevere diversi atti tra vivi (vendite, divisioni, mutui ed altri contratti) oppure le ultime volontà (testamenti, legati, donazioni), attribuendogli la pubblica fede. Inoltre, può diventare la figura di riferimento per il rilascio di copie, di certificati oppure di estratti, con espresso riguardo ad atti compiuti in precedenza.

Il luogo dove il notaio esercita la sua professione, eseguendo gli adempimenti descritti, è lo studio notarile, del quale avremo modo di discutere nel prosieguo della guida odierna.

Nell’immaginario collettivo, lo studio notarile è un ambiente costituito da una sala d’aspetto, da un ufficio in stile dirigenziale e da una piccola biblioteca privata.

In realtà, la composizione dello studio potrebbe risultare molto differente nel caso delle società tra professionisti e in tutte quelle ipotesi d’intervento di ulteriori figure. Fatta questa breve precisazione, è indispensabile l’apertura di un focus specifico, rivolto proprio all’arredamento dello studio notarile.

L’organizzazione della sala d’aspetto in uno studio notarile

Quando si tratta di arredare o di rinnovare lo studio notarile, lo spazio destinato alla sala d’aspetto andrà curato nei minimi dettagli. D’altro canto, la sala d’attesa diventa un po’ un biglietto da visita per i propri clienti, per i collaboratori e per i fornitori esterni dello studio.

La sala d’attesa deve essere un ambiente che sappia infondere comfort, calma e serenità nell’animo di quelle persone che sono in attesa dell’incontro con il notaio.

Che si tratti di un primo arredo oppure di un completo restayling dello studio notarile, bada all’aggiunta di poltrone sala d’attesa, dalla seduta bella e comoda. Va detto che se la sala d’aspetto manifesta dei tratti classici, con un’evidente predominanza dei legni, l’ideale sarebbero delle poltrone in legno rivestite.

Al contrario, quando la sala d’attesa dello studio notarile sembra sussurrare modernità, eleganza e desiderio di essenzialità, la scelta migliore sono delle sedute su trave, dagli inserti metallici.

Sul mercato attuale, è possibile rintracciare dei pratici modelli per la sala d’attesa, con addirittura 4 poltrone disposte su di un’unica asse. In definitiva, le sedute su trave rappresentano oggi una scelta raffinata e salvaspazio.

L’arredo dello studio notarile

Conclusa l’organizzazione della sala d’aspetto, l’attenzione va diretta allo studio del notaio. A grandi linee, lo studio di un pubblico ufficiale ricorda un ufficio di tipo dirigenziale.

Le similitudini tra uno studio notarile ed un ufficio di tipo dirigenziale si fanno evidenti passando in esame i complementi d’arredo di maggiore impiego.

Al centro dello studio, sarà sicuramente collocata la postazione del professionista, con l’ampia scrivania in legno di noce e la comoda poltrona in ecopelle. Per una maggiore uniformità ed eleganza della postazione stessa, si consigliano vivamente una scrivania ed una poltrona in ecopelle, dalle texture e dai toni simili.

Posizionate frontalmente rispetto alla citata postazione del cultore in diritto, almeno due sedie imbottite, a base fissa, sulle quali far accomodare i propri assistiti, i collaboratori dello studio notarile e gli altri eventuali ospiti. Queste sedute imbottite saranno un segno d’ospitalità e di massimo rispetto verso gli interlocutori.

Un altro complemento d’arredo, che non deve mai mancare nell’ambito di uno studio notarile, è un mobile basso per conservare in perfetto ordine la documentazione ricevuta, gli atti elaborati, i testamenti consegnati e le diverse scritture contabili.

Il mobiletto basso può contenere anche degli oggetti dal grande valore affettivo, dei premi ricevuti dal notaio e dei bellissimi apprezzamenti di stima, da parte di associazioni professionali oppure di altri colleghi.

L’organizzazione della biblioteca privata

La professione notarile, per essere svolta dal pubblico ufficiale a regola d’arte, necessita di un continuo aggiornamento sulle fonti normative. L’approfondimento abbraccia il diritto civile, il diritto amministrativo ed ampi settori della materia penale.

In virtù del continuo aggiornamento sulle fonti normative nazionali e comunitarie, diventa quindi essenziale la creazione di una sorta di biblioteca privata.

Lasciando libero soltanto il lato d’accesso, nelle vicinanze delle altre pareti, verranno posizionati degli alti mobili a doppia anta. In questo modo, i grossi volumi di cui avrà bisogno il notaio, durante l’esercizio della sua professione, potranno essere estratti o riposizionati, senza fare alcuno sforzo.

Al centro della biblioteca privata, un magnifico tavolo in legno massello e delle comode sedie imbottite per la facile e rapida consultazione di tutto il materiale che è stato prelevato dai vari ripiani.

Suggerimenti per la sala dei collaboratori/sala riunioni

Il più delle volte – tralasciando la forma societaria o individuale dello studio – il notaio è comunque supportato nell’esercizio della sua professione da una serie di altre figure (avvocati, dottorandi, tirocinanti, segretari, eccetera) operanti all’interno dello studio notarile.

Per consentire a queste importantissime figure di dare il loro massimo, è bene predisporre una sala operativa all’interno dello studio notarile. Tra l’altro, si possono ricavare delle ottime postazioni per tutti i collaboratori del notaio, aggiungendo delle poltrone operative ad un lungo tavolo. Questo tavolo potrà essere in legno oppure in metallo resistente.

La stessa idea di fondo è agevolmente trasferibile nella progettazione di una sala riunioni, magari inserendo anche una cassettiera salvaspazio, su cui poter poggiare un computer, un impianto stereo ed un videoproiettore.             

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