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Muffa in casa: dal legno alla carta da parati, tutte le superfici a rischio
La muffa è un microrganismo che può manifestarsi progressivamente all’interno degli ambienti, se trova condizioni favorevoli alla sua proliferazione.
In particolare, sono considerate a rischio tutte quelle superfici della casa in cui gli eccessi di umidità provocano la formazione di condensa. In queste circostanze, questo fungo può proliferare molto velocemente, determinando cattivi odori e la degradazione del substrato. Scopriamo tutte le superfici favorevoli alla sua propagazione.
La muffa sul legno
Il legno è una superficie particolarmente soggetta al deposito della muffa. Le ragioni sono da ricercare nella sua capacità di trattenere umidità, per effetto della quale crea un terreno fertile all’attacco e alla proliferazione delle spore.
La muffa si deposita in particolare su quelle superfici in legno che, per una qualunque ragione, entrano a contatto con l’acqua. Può quindi osservarsi sui mobili, vicino alle finestre, sulle mensole o in prossimità di travi e rivestimenti, e diffondersi silenziosamente fino a quando non si assiste a fenomeni di degradazione.
In presenza di muffa sul legno, però, è bene non improvvisare: l’uso di trattamenti inadeguati potrebbe danneggiare irrimediabilmente le superfici. Essendo inoltre il legno un materiale poroso, tende a trattenere i prodotti con cui entra in contatto, con il rischio che nel tempo potrebbe rilasciare esalazioni tutt’altro che salutari.
Per scoprire le modalità di intervento più adeguate per ogni specifica circostanza, è possibile consultare questo approfondimento dedicato a come togliere la muffa dal legno a cura di Murprotec, l’azienda di riferimento a livello europeo nel trattamento definitivo dei problemi di umidità.
La muffa sulle pareti
Se c’è una superficie sulla quale la muffa prospera particolarmente, è quella delle pareti di casa.
Gli angoli dei muri, trattenendo l’umidità che si forma per effetto della condensa, offrono un substrato ospitale alle spore, che possono colonizzare ed espandersi nell’ambiente anche nel giro di 12-24 ore. Se non adeguatamente trattata, la muffa finisce per macchiare le pareti e deteriorare le pitture, creando un ambiente inospitale che può causare allergie e infezioni delle respiratorie.
Per eliminarla, meglio evitare il fai da te, perché le spore della muffa, continuando a persistere silenziosamente nell’ambiente, ricominciano a diffondersi indisturbate non appena si ripropongono condizioni idonee alla loro proliferazione. Per evitare che si riproponga, è essenziale quindi agire sulle cause che l’hanno generata, affidandosi a un esperto che possa risolvere il problema alla radice.
La muffa su tende e tappezzeria
Nelle stanze umide o poco ventilate, la muffa può trovare terreno fertile anche su tende e tappezzerie.
Il fenomeno, naturalmente, non risparmia neanche i tessuti sintetici: il fungo della muffa, attratto dall’umidità e dalla polvere di cui normalmente si nutre, può colonizzare le fibre di qualunque tessuto e degradare tramite i suoi enzimi digestivi.
Tra le aree della casa più esposte a questo problema, quelle dove in genere si raggiungono alti livelli di umidità, come il bagno, la cucina, la camera da letto e, più in generale, i vani esposti a nord.
La muffa sulla carta da parati
Anche la carta da parati è particolarmente esposta soggetta agli attacchi della muffa. Trattandosi di una superficie che copre aree delle pareti molto esposte a umidità, non è raro che si di essa possano osservarsi gli effetti di deterioramento della muffa che, causando macchie o distacchi, possono avere un effetto degradante.
Se la carta da parati è lavabile e se il fenomeno non ne ha causato lo scollamento dalla parete, è possibile eliminare gli effetti superficiali della muffa con un semplice colpo di spugna, anche se questo non esclude che il problema possa ripresentarsi nuovamente.
Prima di procedere, bisogna inoltre effettuare un piccolo tentativo di lavaggio in una zona della carta da parati meno visibile, in modo da verificare che il detergente adoperato non ne intacchi la superficie. Rivolgersi a un esperto, anche in questo caso, permette di evitare ogni genere di criticità e scongiurare che il problema possa ripresentarsi in un secondo momento.