Casa a prova di smart working: idee e consigli

Le restrizioni dovute alla pandemia hanno ormai sdoganato lo smart working, che è diventata una modalità di lavoro per numerosi professionisti che l’hanno adottata anche dopo l’emergenza. Per lavorare da casa è però necessario adattare gli spazi e creare le condizioni per favorire la concentrazione.
Esistono diversi consigli utili per ricavare un angolo studio in soggiorno oppure per creare una piccola stanza per il lavoro con progetti di ristrutturazione seguiti da aziende di riferimento del settore come Bassetti Home Innovation.
Abbiamo raccolto alcuni suggerimenti e idee per una casa a prova di smart working.

La tecnologia

Uno degli aspetti fondamentali per il lavoro da remoto è la dotazione tecnologica. Oltre ad avere una stabile connessione a internet, è necessario acquistare cuffie, casse e microfoni quando occorre e stabilire con l’azienda le policy di accesso alle piattaforma interne.
Secondo l’Osservatorio HR e Smart Working del Politecnico di Milano, di tutte le aziende con più di 10 dipendenti che, nell’ultimo anno, ha svolto meeting online, in media il 75% delle piccole aziende ha realizzato un sistema di accesso alla mail aziendale e ai documenti condivisi per salvaguardare la sicurezza dei propri sistemi. Tutto ciò va però organizzato e controllato, ed è quindi importante dotarsi di sistemi di sicurezza, come password e controlli a due fattori, che non permettano accessi esterni se si lavora in casa, ma anche studiare una workstation con strumentazione e spazi efficienti.

La scelta dello spazio

Proprio in riferimento a quanto detto sulla tecnologia, un aspetto indispensabile per lavorare bene in smart working è la scelta dello spazio. Si può lavorare in un angolo del soggiorno, ricavare una stanza dagli ambienti più grandi o adattare la stanza studio a stanza di lavoro. Ognuna di queste soluzioni deve assicurare concentrazione, silenzio, se possibile una buona acustica, e una corretta illuminazione.
Il consiglio è di selezionare un luogo in prossimità di una finestra, che possa contenere almeno una scrivania, una sedia da lavoro, una libreria e uno spazio per collocare dispositivi accessori come stampanti, hard disk esterni e schermi aggiuntivi.

La gestione della luce

La luce è un elemento fondamentale per lavorare bene, perché consente di vedere bene schermi e documenti, aiuta nella concentrazione e rallenta la stanchezza. Nell’allestimento di una postazione smart working il consiglio è di posizionare la scrivania vicino ad una finestra, con una luce che arrivi laterale. È importante sfruttare la luce naturale e mantenere anche con la luce artificiale un’illuminazione diffusa e con luce fredda. Ci sono proprio delle desk lamp che hanno un’intensità pensata per conciliare il lavoro.

Gli arredi

Nell’angolo smart working non possono mancare una scrivania, la sedia da lavoro, una cassettiera, eventualmente delle mensole e, ove necessario un ulteriore mobile con piano d’appoggio. La scelta degli arredi deve puntare sulla comodità, la multifunzionalità e l’essenzialità. Bisogna avere il giusto spazio sulla scrivania per collocare pc e documenti, la sedia deve essere ergonomica visto che si utilizza per molte ore e la cassettiera deve avere cassetti ampi e organizzati. Sulle mensole si possono collocare libri, faldoni con i documenti che possono essere consultati e, perché no, qualche complemento che aggiunge un po’ di colore e fantasia. Per completare l’arredamento della zona smart working si consiglia infatti di aggiungere soprammobili colorati, quadri alle pareti e accessori, come i porta penne originali e dalle forme di design.