Irrigare il proprio prato correttamente

Sono molte le persone che si chiedono come irrigare il prato, ma questa è una domanda difficile a cui rispondere in quanto dipende da molti fattori, l’importante è capire i bisogni del prato stesso. Ecco allora come irrigare il proprio prato correttamente.

Come applicare l’acqua quando si innaffia il prato

C’è una regola importante da tenere sempre a mente: non applicare mai l’acqua ad una velocità maggiore rispetto alla capacità con cui il terreno può assorbirla. E questo è molto importante quando si tratta di innaffiare il prato.

La capacità di un suolo di assorbire l’acqua e l’umidità è direttamente proporzionale alle sue caratteristiche fisiche. Le proprietà fisiche del suolo che regolano l’infiltrazione dell’acqua (circolazione dell’acqua nel suolo) sono la sua struttura e il grado di compattazione. Quindi, la dimensione delle particelle del suolo e la loro disposizione influenzeranno sia l’infiltrazione che la ritenzione, nonché la capacità di drenaggio. I terreni argillosi hanno più difficoltà di infiltrazione rispetto ai terreni sabbiosi.

Un altro punto importante che influenza la capacità di assorbimento dell’acqua nel terreno è la velocità con cui viene irrigato. Pertanto, dobbiamo bilanciare l’omogeneità e la velocità della spruzzatura con le caratteristiche fisiche del suolo, ossia la sua capacità di assorbirlo.

Ci sono poi diverse soluzioni di impianti per l’irrigazione del prato, dipende molto dalla dimensione del proprio prato.

Quanta acqua bisogna applicare quando si innaffia il prato

La quantità di acqua da applicare sarà determinata da diversi fattori, come l’umidità esistente in quel momento nel terreno, la sua capacità di trattenere l’acqua e la capacità di drenaggio.

La capacità di ritenzione sarà decisiva per calcolare la quantità di acqua da fornire (non è la stessa per un terreno argilloso come per uno sabbioso).

Un principio fondamentale per determinare la quantità di acqua da applicare è se questa arriva alla fine dell’apparato radicale o se ferma in superficie: nel primo caso le annaffiature dovranno essere frequenti e abbondanti, contrariamente dovranno essere brevi e frequenti.

Il drenaggio dei terreni è fondamentale, altrimenti s rischia di avere terreni inondati di acqua che portano molti problemi.

Con quale frequenza di irrigazione va innaffiato il prato

La frequenza di irrigazione del prato è determinata dal tipo di composizione del tappeto erboso, la resistenza alla siccità, le caratteristiche fisiche del terreno che come abbiamo già visto non sono le stesse per i diversi tipi di terreni (argillosi e sabbiosi); le condizioni climatiche, ovvero precipitazioni, umidità, temperatura, vento, neve, etc.

Un fattore molto importante per quanto riguarda la frequenza di irrigazione, è quello di irrigare il prato quando le foglie iniziano ad appassire (avvolgimento, cambio di colore, comparsa di macchie gialle o marroni), tranne nei prati appena piantati che devono rimanere umidi per favorire la germinazione delle piante.
L’abuso della frequenza di irrigazione implica una saturazione dello strato superficiale del terreno, di conseguenza le radici tendono a svilupparsi male in questa zona ed essere brevi e deboli; inoltre, il prato ne risentirà ed avrà bisogno di irrigazioni sempre più frequenti ed abbondanti.

Le attrezzature usate per l’irrigazione del prato

L’attrezzatura per l’irrigazione deve fornire acqua in modo uniforme, cioè la stessa quantità in tutti i siti. Per sapere quali sono le aree del prato che hanno bisogno di più o meno acqua, basta posizionare dei vasetti forati pieni d’acqua della stessa dimensione lungo la linea di irrigazione.

Dopo alcune ore, controllare se la quantità d’acqua nei vasetti è la stessa in tutti i punti. Se alcuni vasetti sono più vuoti degli altri, vuol dire che in quella zona del terreno c’è bisogno di una quantità d’acqua maggiore. In questo caso, bisogna usare degli irrigatori mobili, altrimenti si possono usare anche quelli fissi.

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