Colonnine ricarica auto elettriche: cosa sono e vantaggi offerti

È sotto gli occhi di tutti l’avvento di un cambio radicale nel settore dell’automotive, con il passaggio da motori a diesel o benzina ad auto a batterie ricaricabili. Una transizione che, per certi versi, appare una scelta obbligata per immaginare un futuro green. Numerosi test ed autorevoli studi scientifici hanno confermato la capacità delle auto elettriche ricaricabili di spostarsi con emissioni di CO2 e di altre sostanze nocive prossime allo zero.

Tra l’altro, quelle di ultima generazione hanno sfatato il falso mito della breve percorrenza, dimostrando di riuscire a coprire, con una ricarica completa, tratte da oltre 400 chilometri. Per capirci, basterà una carica completa per andare da Milano a Torino e ritornare al punto di partenza. Un dato da non prendere come se fosse una verità assoluta perché la durata delle batterie dipende da svariati fattori: lo stile di guida, la conformazione del percorso, le condizioni del veicolo e la potenza sprigionata dalle batterie, giusto per citare i fattori principali.

Mosse queste osservazioni, sorge spontanea un interrogativo che tanti si stanno ponendo: cos’è che ancora limita l’uso quotidiano delle auto elettriche? Insieme ad una buona dose di scetticismo, il problema è dato da una scarsa presenza delle colonnine di ricarica auto elettriche.

Per colmare il gap con altri Stati, qualcosa di importante si sta già facendo. Infatti, le stime aggiornate parlano di circa 26.000 colonnine di ricarica sparse su tutto il territorio nazionale. In particolare, approfittando degli incentivi e delle detrazioni fiscali connesse all’installazione colonnine elettriche, sembra crescere l’interesse per la tipologia wall box, l’ultima novità nell’ambito ricarica veicoli elettrici, della quale parleremo a breve.

Cos’è una wall box?

L’ingegno umano e l’innovazione tecnologica hanno permesso lo sviluppo di differenti tipologie di colonnine di ricarica auto. Progressivamente, il mercato delle colonnine per ricarica auto elettriche si è diviso in colonnine di ricarica pubbliche e colonnine di ricarica private. All’interno di queste categorie, si trovano le prese elettriche, le wall box, le colonnine a corrente continua e gli adattatori modulari.

Leggendo le opinioni online, data la praticità, la potenza ed il design salvaspazio, si scopre una netta preferenza per le colonnine di ricarica auto nel formato wall box. In primis, le cosiddette colonnine di ricarica auto wall box presentano un ingresso compatibile con il dispositivo di protezione installato sul cavo di alimentazione delle auto elettriche (Control Box), evitando dispersioni e rallentamenti in fase di ricarica.

Grazie alle colonnine elettriche wall box, il possessore di veicoli elettrici potrà beneficiare di una ricarica a 22kW di potenza, con tempi dimezzati rispetto ai classici allacci alle prese domestiche. In più, l’installazione wall box non richiede dei complessi lavori di muratura, potendosi montare questi apparecchi sulle normali prese domestiche o industriali a 32A (sia monofase che trifase).

Prima dell’installazione di queste stazioni di ricarica per auto elettriche, è bene capire tra le moderne wall box quale scegliere, tenendo conto dei consumi medi, dei veicoli che si possiedono e dei chilometri che vengono percorsi per giungere sul posto di lavoro. I caratteri appena descritti costituiscono dei veri e propri fattori di scelta i quali finiscono con l’incidere notevolmente sul prezzo wall box.

La base di partenza per l’acquisto e l’installazione delle wall box è di circa 900 euro, per le semplici stazioni domestiche mono ingresso, ma si possono sfiorare i 1700 euro per delle colonnine aziendali con più ingressi. All’interno di un range di prezzo tanto ampio, si muovono, al giorno d’oggi, 225 aziende produttrici di wall box, segno evidente di un forte credo nella mobilità ecocompatibile.

Quale potenza occorre per una colonnina a domicilio?

Se si considera che mediamente le batterie dell’auto hanno una capienza di 40 kWh, ricaricandole ad una normale presa domestica a 3 pin, con una potenza di circa 2,3 kW, ci vorrebbero quasi 17 ore per una ricarica completa. Un lasso di tempo troppo ampio che non sarà facile adattare agli impegni lavorativi. Volendo evitare degli spiacevoli inconvenienti, moltissimi si chiedono quanti kW servono per ricaricare auto elettrica.

La risposta giusta a quanti kW servono per ricaricare auto elettrica è una colonnina di ricarica da almeno 7 kW. Riprendendo l’esempio della comune full electric, i tempi ricarica auto elettrica sono più che dimezzati, chiudendosi l’intero ciclo in 6 ore. Va riconosciuto che, negli ultimi anni, sono stati compiuti dei passi da gigante sul fronte dei caricabatteria, con l’arrivo di modelli capaci di sprigionare una potenza di ricarica pari a 22 kW.

Dunque, per chi non volesse dipendere troppo dalle colonnine di ricarica pubblica e risparmiare qualcosina sui costi legati al rifornimento, le wall box domestiche da 7 kW rappresentano una validissima alternativa. Al contrario, per un’azienda avente dei veicoli commerciali elettrici, è preferibile una stazione di ricarica del tipo Fast oppure Super fast.

Le Fast sono delle colonnine di ricarica a corrente continua capaci di sviluppare una potenza fino a 60 kW, posizionate perlopiù in aree parcheggio urbane o periferiche, mentre le Super Fast sono delle colonnine elettriche da esterno, in stile tower, tali da consentire una ricarica velocissima a 350 kW. Le colonnine ricarica auto elettriche Super Fast, benché il prezzo finale si aggiri sui 54.000 euro, rappresentano un ottimo investimento per gli operatori economici in continuo movimento e per tutti quelli operanti su lunghe tratte.

Quanto tempo ci vuole per ricaricare un’auto elettrica a casa?

Da quanto detto sino ad ora, è facile capire che i tempi di ricarica auto elettriche sono inversamente proporzionali alla potenza generata dalla stazione di ricarica. Quindi, aumentando i valori della colonnina di ricarica, i tempi d’attesa si riducono progressivamente. Siccome i tempi di ricarica rappresentano un importantissimo fattore nella scelta delle colonnine elettriche casa, diventa indispensabile un esame dettagliato.

A parere di chi scrive e non solo, il tradizionale allaccio alla presa di corrente, con una potenza media di 2,3 kW, può andar bene soltanto per chi fa un uso sporadico dell’auto elettrica. Magari, la si prende nei weekend per fare delle brevi gite fuori porta o per tornare a casa dei propri genitori una volta al mese. In questi casi, non è un problema aspettare 14-15 ore per una ricarica completa delle batterie.

Diversamente, se si impiega l’auto elettrica negli spostamenti giornalieri, c’è bisogno di una stazione di ricarica per il mercato residenziale. A seconda dei vari produttori di colonnine, si va da una base di 3,7 kW fino ad un massimo di 7,4 kW di potenza. Seguendo il consiglio di moltissimi utenti, già abituati a caricare l’auto la sera, la mattina ci sveglieremo con un veicolo al massimo delle sue potenzialità e subito pronto a partire. Le statistiche dimostrano che chiunque abbia sottoscritto un contratto di fornitura dell’energia elettrica con suddivisione in fasce orarie, spende in media 7 euro per una ricarica completa dell’auto elettrica e circa 3 euro per ricaricare le bici elettriche.

Crediamo che le sopra citate stazioni di ricarica per il mercato residenziale non siano la soluzione ideale, quando delle auto elettriche si fa un utilizzo intensivo. Capita che una sia a completa disposizione del padre che la usa tanto per motivi personali quanto per ragioni professionali, mentre l’altra resta in mano a moglie e figli, permettendo a loro di spostarsi liberamente in città nel corso della giornata.

Diciamo che né la prima né la seconda vive mai un momento di tregua e molto spesso l’una e l’altra giungono a sera in modalità risparmio energetico. Per venire incontro a simili incombenze familiari, i produttori di colonnine elettriche hanno sviluppato le stazioni di ricarica Quick (da 22 kW di potenza) in grado di completare un intero ciclo nel giro di un paio d’ore.

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Quanto costa una colonnina di ricarica?

Nell’ambito di una guida completa alle colonnine di ricarica non può mancare un approfondimento sugli attuali prezzi. La speranza è di riuscire a dissipare una coltre di dubbi su quanto costa installare una colonnina elettrica, offrendo ai lettori un quadro chiaro e dettagliato del mercato.

Per il rapporto qualità/prezzo, spiccano le wall box che, in precedenza, abbiamo visto essere dei piccoli dispositivi da poter inserire sulle comuni prese domestiche e su quelle aziendali, evitando dispersioni e rallentamenti durante la ricarica auto elettrica a casa. Operando delle ricerche online, si trovano sia delle wall box economiche sui 900 euro con potenza fino a 3 kW che delle wall box a ricarica rapida da 22 kW. Il loro prezzo si aggira intorno ai 1700 euro. Un piccolo investimento che verrà ampiamente ripagato dai risultati ottenuti.

Se le wall box non convincono le famiglie con più auto elettriche in continuo movimento, l’alternativa sono le colonnine di ricarica Quick. Si tratta delle colonnine di ricarica per auto a corrente alternata, capaci di fare il pieno in meno di 2 ore. Il punto di forza di queste colonnine domestiche super rapide si ravvede nello speciale connettore ChadeMo che può sprigionare una potenza massima di 50 kW, il doppio delle comuni wall box. Per l’acquisto e l’installazione delle colonnine di ricarica super rapide, si spende in media 25.000 euro a famiglia.

Prima di chiudere il discorso sui prezzi delle colonnine di ricarica, è indispensabile un accenno alle proposte aziendali. Confrontando le opinioni online lasciate dalle società green e dai liberi professionisti, si nota un forte apprezzamento per le colonnine di ricarica veicoli elettrici dette Super Fast.

Precisamente, le Super Fast sono delle colonnine esterne, inseribili in aree parcheggio così come in aree verdi, con potenza fino a 150 kW.

Per intenderci, una forza tale da ricaricare completamente un’auto elettrica in soli 20 minuti. La potenza sprigionata, le componenti di prima qualità ed il sistema multifunzione integrato nelle Super Fast fissano il prezzo finale a 54.000 euro per un dispositivo mono presa. Servirà invece ancora qualcosina in più per assicurarsi una Super Fast multi presa.

Gli incentivi per l’acquisto di una colonnina elettrica domestica

Da diversi anni, il legislatore nazionale supporta la transizione ecologica mediante sgravi fiscali ed agevolazioni destinate sia alle imprese che ai cittadini privati. Questi benefits, individuabili nelle leggi di Bilancio dello Stato, aiutano ad attenuare i costi importanti riconducibili agli investimenti ecofriendly.

Attualmente, la normativa colonnine ricarica auto elettriche prevede delle detrazioni fiscali, fino al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di una stazione di ricarica per veicoli elettrici, spalmate su un lasso temporale di 10 anni. Siccome la legge di bilancio 2022 non ha rinnovato il sostegno statale, sono detraibili soltanto quegli interventi di efficientamento energetico completati entro il 31 dicembre 2021.

Si riconosce che il legislatore nazionale è stato molto chiaro con riguardo alle spese incentivate (acquisto delle stazioni di ricarica, installazione delle stazioni di ricarica ed aumenti della potenza del contatore) e con riguardo al tetto massimo previsto per i lavori di miglioramento energetico, fissandolo a 3000 euro.

In seguito, sempre in tema di detrazioni fiscali inerenti all’acquisto di una colonnina elettrica domestica, è intervenuta la Risoluzione n.32/E dell’Agenzia delle Entrate, specificandone i soggetti beneficiari. Gli stessi si ravvisano dunque nei soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e nei soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (IRES), a patto che detengano o possiedano l’immobile in base ad un titolo idoneo.

Infine, tutte le spese connesse all’installazione colonnine per la ricarica auto elettriche possono confluire nel famoso Superbonus 110% purché l’installazione venga eseguita insieme ad altri interventi strutturali (trainanti) comportanti il passaggio dell’immobile a classi energetiche superiori.

Le autorizzazioni per installare una colonnina di ricarica a casa

Prima di passare all’acquisto di una colonnina di ricarica, è bene tenere a mente anche la conformazione del luogo per la futura installazione. Un aspetto che potrebbe causare delle variazioni a livello normativo.

Ad esempio, chiunque possieda un appartamento oppure una villetta monofamiliare con un box auto o con una struttura riparata, può procedere all’installazione colonnine elettriche, senza speciali autorizzazioni rilasciate dai vari enti locali.

Le cose cambiano leggermente per chi vive in condominio. Benché il condomino non sia vincolato da autorizzazioni preventive, prima di iniziare dei lavori di riqualifica energetica, ne deve dare comunicazione all’amministratore.

Quest’ultimo, ricevuta la comunicazione del condomino, si occuperà della verifica della conformità dell’impianto alle normative vigenti, della compatibilità dell’opera con i diritti spettanti agli altri condomini e del rispetto del decoro dell’edificio.

Colonnine di ricarica e fotovoltaico

Al giorno d’oggi, è possibile sviluppare una combinazione tra le stazioni di ricarica auto elettriche e l’impianto fotovoltaico, aumentando la resa di quest’ultimo. Infatti, anziché svendere l’elettricità prodotta dall’impianto fotovoltaico sul mercato, le rimanenze possono essere convogliate per ricaricare l’auto a prezzi super convenienti.

In definitiva, l’impianto fotovoltaico può fungere da propulsore per una mobilità ecosostenibile, garantendo un notevole risparmio dei costi di ricarica ed un inesauribile fonte d’energia pulita. Insomma, installando un impianto fotovoltaico, ci guadagna il proprietario dei veicoli elettrici ma anche l’ambiente.

FAQ – Domande frequenti

Come si paga la ricarica dell’auto elettrica alle colonnine pubbliche?

Appurato che non ci sia un prezzo fisso per la ricarica dell’auto elettrica, le modalità di pagamento si dividono in due macrocategorie. Possiamo trovare tanto degli importi versati a consumo quanto degli importi riconducibili ad abbonamenti mensili. Non mancano però delle compagnie nazionali applicanti degli abbonamenti annuali, su richiesta di privati o di aziende.

Serve uno specialista per installare una colonnina di ricarica in casa?

Trattandosi di operazioni delicate, sia nel caso delle wall box che delle stazioni di ricarica Quick, c’è sempre bisogno di mani sapienti ed esperte. Durante l’installazione delle colonnine di ricarica per auto elettriche, il supporto di uno specialista, dotato di attrezzatura all’avanguardia, permette di evitare cortocircuiti, malfunzionamenti, possibili danni al contatore ed altri pericoli.

Come ricaricare la bici elettrica in casa?

Non occorre una colonnina per ricaricare la bici elettrica in casa, basterà inserire il cavo di alimentazione dell’amata due ruote in una normale presa di corrente (220V – 50Hz). Alcune e-bike dispongono di un collegamento diretto alla presa di corrente, altre invece necessitano della previa estrazione della batteria dall’apposito scomparto, utilizzando una speciale chiavetta. Nell’uno e nell’altro caso, servono circa 2 ore per fare il pieno di energie alla bici. Per info sulle fat-bike elettriche clicca qui.

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