I migliori processori PC del 2024
Ti sarà capitato di leggere storie di ragazzi e ragazze che, pur avendo acquistato un videogioco uscito di recente, incontrano ogni volta delle enormi difficoltà in fase di avvio sul PC. Altri lamentano un computer incapace di reggere lo svolgimento di attività quotidiane (la navigazione sul web, l’editor di foto e video o la stesura di documenti in versione digitale). Per quanto si tratti di situazioni con caratteri differenti, all’origine dell’inutilizzabilità del computer, si potrebbe trovare un nemico comune: il processore.
Sia sui notebook che sui computer fissi, il processore è la componente addetta al calcolo delle operazioni generiche. Nel dettaglio, la categoria delle operazioni generiche include l’avvio di giochi 3D, il montaggio video, la gestione delle applicazioni multimediali e l’utilizzo dei classici programmi da ufficio.
Altresì, un buon processore è indispensabile per il superamento della sequenza di operazioni di verifica della componente hardware. In gergo tecnico, si dice che il processore deve essere in grado di bypassare il POST (Power On Self Test). Nell’arco della guida odierna, chiariremo quale processore scegliere in base alle reali esigenze e quali caratteristiche dovrebbe possedere per eseguire correttamente le operazioni generiche sopra indicate, evitandoti ulteriori ricerche.
Come scegliere il processore in base alle necessità
Le aziende sviluppatrici di processori (Intel, AMD, Via, Zilog e molte altre ancora) lavorano in maniera incessante per offrire una soluzione che risulti conforme ai bisogni del consumatore. Un quadro aggiornato del mercato aiuterà a chiarire eventuali dubbi.
Pertanto, se sei un amante dei videogame che si sta preparando per dei tornei o per altre competizioni, ti servirà una CPU (Central Processing Unit) che garantisca un elevato frame rate (frequenza di fotogrammi al secondo) ed uno streaming abbastanza fluido. In questo modo, sei sempre pronto ad affrontare i pericoli in game e a supportare i compagni di squadra.
Al mondo esports, Intel ha destinato i processori i7 mentre AMD ha progettato i processori Ryzen 5 per chi pensa alla costruzione di un PC da gaming. Oggi, moltissimi streamer di fama internazionale si servono dei processori AMD Ryzen 5, notate le ottime prestazioni in game e le incomparabili funzionalità di video editing.
Al contrario, se utilizzi un PC fisso per l’ufficio oppure sei uno dei tantissimi lavoratori in smartworking, una fetta importante della potenza di calcolo della CPU viene concentrata su una ristretta cerchia di programmi. Non è da escludere qualche ricerca online di tanto in tanto. Insomma, se l’utilizzo del computer è limitato alle attività descritte, un processore Intel Core i5 dovrebbe rivelarsi più che sufficiente. Attualmente, il prezzo di questi processori da lavoro si aggira sui 200 euro.
Se non disponi di un chipset Intel, l’alternativa per lo smartworking si chiama AMD Ryzen 5 2600 con un discreto task manager. A differenza del processore Intel Core i5, l’AMD Ryzen 5 non si sottrae a piccoli lavori di grafica (la modifica di immagini, il montaggio di cortometraggi e la realizzazione di brevi presentazioni).
Un discorso a sé stante va fatto se ti interessi di grafica e montaggi per ragioni professionali. L’implicito riferimento è rivolto ai social media manager, alle web agency e a tutte quelle realtà che si occupano di video/marketing. Chiaramente, non puoi accontentarti dei processori sopra citati, pensati per una platea entry-level. In questi casi, occorre una CPU con una grande potenza di calcolo, rapida nella lettura degli input e tale da consentire l’uso di programmi professionali (Adobe Photoshop, Clip Studio Paint, Adobe Illustrator, Adobe Premiere etc.).
Ad oggi, il top per il comparto grafico è l’AMD Ryzen Threadripper PRO 3995WX dotata di ben 128 thread da poter destinare a modellazioni 3D o da impiegare in produzioni video. Le eccellenti prestazioni dell’AMD Ryzen Threadripper Pro derivano dalla fusione di due CPU, un’operazione resa possibile da una particolare struttura in silicio. Tuttavia, se il PC è assemblato su chipset Intel, la proposta di AMD è da accantonare. Confrontando le opinioni in rete, il migliore processore Intel per grafica sembrerebbe essere l’Intel Core i9-10980 XE che si distingue per la capacità di gestire vari processi in contemporanea e per l’essere una CPU completamente overcloccabile.
Dell’overclock e dei suoi vantaggi parleremo a breve.
Le caratteristiche tecniche del processore
Descritta la composizione del mercato dei processori, facendo una sorta gara di AMD vs Intel, l’attenzione può essere rivolta alle caratteristiche tecniche della CPU da osservare prima di passare agli acquisti online. Secondo gli esperti, prescindendo dagli usi futuri, un vero confronto processori dovrebbe fondarsi su almeno 6 elementi: frequenza, core, thread, TDP, cache ed IPC. Per questo motivo, abbiamo pensato all’apertura di un singolo focus per ciascun elemento, in modo tale da offrire una guida chiara e trasparente.
La frequenza del processore
Il primo dato tecnico da prendere in considerazione è sicuramente la frequenza corrispondente alla velocità del processore. Normalmente, la frequenza del processore si misura in gigahertz (GHz), quantificabili in miliardi di Hertz. Confrontando processori appartenenti a diverse generazioni, si scopre che quelli di ultima generazione sono i più veloci, con una frequenza media di 3 GHz.
Se ciò non fosse abbastanza per le operazioni generiche, i processori di ultima generazione danno all’utente la possibilità di incrementare la frequenza mediante una procedura chiamata overclocking. In sintesi, operando l’overclock, la CPU viene spinta al massimo delle prestazioni, migliorando sia lo streaming dei titoli che il rendering.
Va detto che l’overclock non è un’operazione semplicissima e, se non eseguita a regola d’arte, potrebbe causare seri danni al processore, alla scheda madre e al sistema di raffreddamento. Per non correre simili rischi, ti basterà acquistare una CPU con delle frequenze più alte rispetto a quelle necessarie.
Fatte una serie di premesse di ordine generale, è tempo di dare una risposta alla fatidica domanda: Quanti GHz deve avere un buon processore? L’idea che ci siamo fatti, al termine di un lungo studio, è che molto dipenda dall’uso quotidiano del computer.
Ad esempio, se i pomeriggi trascorsi al PC riguardano principalmente la visione di film e serie TV, intervallati da qualche breve ricerca sul web, è sufficiente un processore i5 che abbia una frequenza di 3,9 GHz. Se invece si cerca il miglior processore gaming, occhi puntati al processore Intel Core i9-11900K, con frequenza base a 3,5 GHz ma boostabile fino a 5,3 GHz in modalità single o dual-core, e al processore AMD Ryzen 9 5900X che, oltre ad avere una frequenza di base più alta rispetto alla proposta Intel, è overcloccabile fino a 4,8 GHz.
I Core del processore
Il core si può considerare una sorta di processore nel processore, una speciale unità addetta all’interpretazione e all’esecuzione dei codici inclusi nei programmi installati. Volendo utilizzare un’espressione romantica, il core costituisce il cuore del computer che si sta assemblando.
Gli studi ed i test eseguiti dagli sviluppatori hanno dimostrato che il computer incontra meno difficoltà nella gestione delle attività assegnate, quando dispone di un certo numero di core. Nell’arco di un decennio, si è passati da componenti dual core a processori octa-core, pensati per l’esecuzione di vari processi in contemporanea (l’ascolto di playlist in streaming, la scrittura di documenti, l’editing di foto e video e molti altri ancora), senza vedere scemata la potenza di calcolo del dispositivo.
Al pari della frequenza di clock, il numero di core necessario dipende dal tipico utilizzo del PC. Se il fisso viene usato per connettersi ai profili social, per guardare qualche episodio della tua serie preferita o per seguire le lezioni dei bambini, la scelta finale dei consumatori ricade su un processore quad-core. Da qualche anno, questa fascia è dominata da Intel Core i3-9100 e da AMD Ryzen 3 3200G.
Ovviamente, le cose cambiano se in casa c’è un gamer o uno streamer che affronta spesso dure sessioni d’allenamento, in vista di tornei o di altre competizioni. Per poter dare il meglio di sé in game, il ragazzo/la ragazza avrà bisogno di un’esperienza videoludica fluida, di una grafica minuziosa e di un frame rate elevato che soltanto un processore octa-core può garantire. Inoltre, un processore octa core è progettato per sopportare sforzi prolungati nel tempo. A seconda del chipset, le proposte che destano maggior interesse sono Intel Core i9-11900K ed AMD Ryzen 9 5900X.
Non mancano quelli che si dilettano al computer nel montaggio di brevi cortometraggi, mettendo insieme delle foto, dei video e delle slide di testo per celebrare occasioni speciali. In simili attività, il rendering audiovisivo resta interamente a carico del processore. Pertanto, non si commette errore scegliendo di puntare forte su un buon processore da 6 core come Intel Core i5-9600K o AMD Ryzen 5 3600X.
Il Thread del processore
Il thread indica l’insieme dei processi indipendenti che un core è in grado di verificare in un preciso momento. Al giorno d’oggi, la maggior parte dei processori può vantare l’opzione multithreading che facilita l’esecuzione in contemporanea di svariati task. Benché i vantaggi del multithreading siano abbastanza simili, questa tecnologia nei processori Intel prende il nome di Hyper-Threading mentre nei modelli AMD diventa SMT (Simultaneus Multithreading).
Sia per il gaming che per lavori di grafica, l’ideale sarebbe un processore octa-core che, grazie alla tecnologia Multithreading, riesca a conciliare dai 16 ai 32 thread attivi. In definitiva, sia l’Hyper-Threading che il Simultaneus Multithreading, apportano delle considerevoli migliorie al normale funzionamento della CPU, mantenendo questa compagine impegnata nel processo delle istruzioni inviate dall’utente.
Il Thermal Design Power (TDP) del processore
La sigla Thermal Design Power (TDP) indica il calore massimo sprigionato dal processore, quando lavora alla frequenza di fabbrica. Questo dato è sempre espresso nella scheda tecnica in Watt. Osservando il valore TDP della CPU, si ha contezza del consumo medio e del tipo di dissipatore da inserire in fase di montaggio del PC.
Per evitare degli spiacevoli inconvenienti durante l’utilizzo del computer, le CPU moderne dispongono di un dissipatore compatibile con il processore, già incluso nella confezione d’acquisto. La scelta del dissipatore è di fondamentale importanza per la lunga vita del processore in quanto lo stesso trasferisce all’esterno il calore prodotto dalle inefficienze del sistema, evitando compromissioni della CPU.
Dunque, se volessimo fare una classifica processori, non potremmo non tener conto del grado di efficienza energetica. Per rendimento dei dispositivi, la medaglia d’oro va ad Intel Core i7-8700K (168,09) mentre quella d’argento spetta ad AMD Ryzen 7 1800X (162,10), con un distacco di circa 6 punti dal primo posto. Ciò è quanto emerge dal sito CPU Benchmark, una fonte autorevole che aggiorna costantemente la classifica dei processori in base al loro valore TDP.
La Cache del processore
Trattando dei fattori di scelta di un processore, è doveroso un riferimento alla cache, termine traducibile come memoria interna. Al pari degli elementi citati fin qui, anche il quantitativo di cache necessaria è collegato all’uso futuro del computer. Nello specifico, il quantitativo di memoria interna incide sull’accesso ai dati e sul legame tra il processore e la RAM. Attualmente, il mercato offre tre distinte tipologie di memoria interna:
- Se siamo interessati alla velocità della CPU, non c’è dubbio sul fatto che la migliore memoria interna sia il formato L1. Il suo essere scattante nel trasferimento dei dati impone però una sensibile riduzione della capacità contenitiva della memoria interna.
- Per bilanciare la ridotta capacità contenitiva del formato L1, le CPU moderne danno la possibilità di caricare una cache aggiuntiva in formato L2, meno scattante ma ben più ampia.
- Siccome la combinazione di L1 ed L2 spesso non bastava per portare a termine dei complessi lavori grafici e per l’esecuzione di titoli dal contenuto adrenalinico, le aziende sviluppatrici di processori hanno pensato all’inserimento di un terzo formato cache chiamato L3. Si tratta di una memoria interna improntata all’acquisizione dei dati, al fine di alleggerire i carichi di lavoro sulla RAM.
L’IPC del processore
L’ultimo fattore di scelta, non per questo meno importante, è dato dall’indice IPC (Instruction Per Clock Cycle) che rileva le istruzioni completate all’interno di un ciclo di clock o, più semplicemente, le performance del processore in condizioni ottimali. Come chiarito dalla società che si occupa delle rilevazioni dell’indice IPC, il dato è direttamente proporzionale all’architettura della CPU.
Quest’ultima sembra esser meglio impostata nei processori di ultima generazione come Intel Core i9 ed AMD Ryzen 5. Per quanto si tratti di un fattore di scelta determinante, merita di essere ricordato che l’indice IPC non sempre viene riportato all’interno della scheda tecnica del prodotto acquistato, dovendolo quindi andare a ricercare in rete.
La compatibilità con la scheda madre
In ogni caso, il processore PC deve essere montato sulla scheda madre, adoperando le staffe ai bordi. Le asticelle ai lati della CPU vanno fissate sul socket della scheda madre. Prima di procedere con simili operazioni, è bene verificare se la scheda madre sia compatibile con progetti AMD o Intel poiché i due colossi produttori di chip non utilizzano mai delle tecnologie intercambiabili. Per agevolarti il riconoscimento della compatibilità con la scheda madre, riportiamo di seguito i socket di maggiore impiego:
- I moderni processori Intel Core (dall’i3 all’i9) sono installati sui socket LGA 1200 ed LGA 1151.
- Le proposte AMD (dalle Ryzen 5 alle Ryzen 9) sono compatibili solo ed esclusivamente con socket AM4.
Quale processore acquistare?
Prima di chiudere il cammino nel mondo dei processori, abbiamo pensato di fornire degli spunti per i futuri acquisti, a beneficio dei nostri cari lettori. Sintetizzando le informazioni raccolte, è possibile stabilire una correlazione tra prodotti e categorie.
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