Negroamaro

Informazioni geografiche e vitigni

Il vino Negroamaro viene prodotto solamente in Salento, esattamente nella zona di Lecce – Brindisi – Taranto. Il vitigno viene anche utilizzato per altri tipi di vitigni DOC pregiati come rossi e rosati (Salice Salentino Rosso – Brindisi Rosso – Leverano).

Storia del vino

Il Negroamaro vino ha una storia antica che deriva dai Greci, che sembra lo utilizzassero per tagliare i vini ma non i termini di purezza. Questo metodo andò avanti nei secoli tanto che i migliori acquirenti erano gli abitanti del settentrione, che trovavano questo particolare vino ottimo, per il taglio del mosto con tassi alcolici limitati. Il suo alto contenuto di zucchero serviva proprio per questo, sino a quando alcuni produttori salentini non si sono resi conto che purificandolo il Negroamaro del Salento poteva diventare qualcosa di unico e buono.
Seppur non ancora molto conosciuto ed apprezzato, questo vino sta raggiungendo i primi posti delle classifiche dei vini più venduti, seppur con molta lentezza. Acquistato all’estero e richiesto nelle zone di Toscana e Umbria, per un ottimo abbinamento ai piatti tipici del luogo.

Caratteristiche organolettiche del vino

Il vino Negroamaro si presenta fruttato, vellutato ed armonico con un rilascio di retrogusto amarognolo e asciutto.
Se tagliato con la Malvasia si trasforma in un eccellente vino Negroamaro rosato.

Il suo colore è definito rosso – rubino – granato scuro, con aroma fruttato e intenso. Il suo tasso alcolometrico è di 13° con acidità tra i 5 e 7 per mille.

Caratteristiche gastronomiche

Il Negroamaro Salento ha un tasso alcolometrico di 13° e viene servito ad una temperatura media di 16°C, all’interno di calici da vino rosso. Una volta aperto è consigliabile utilizzare un decanter.

Per mantenere perfettamente queste bottiglie consigliamo la cantinetta per vino!

È un vino ottimo per ogni tipologia di alimento, particolarmente apprezzato in abbinamento con carne, zuppe e varie tipologie di pasta condita con il sugo.
Richiede un invecchiamento medio e non si sposa perfettamente con i dolci della cucina salentina.

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