I buoni motivi per acquistare le migliori stufe a pellet

Quando si fanno acquisti per la casa non è facile prendere delle decisioni. A prescindere che si tratti di elettrodomestici, complementi d’arredo o mobili, il costo è spesso alto. Ecco perché, spesso, si riflette a lungo prima di comperare.

Questo vale anche per l’acquisto di una stufa che di certo non è un acquisto impulsivo. Sul mercato ce ne sono molte e in questo articolo andremo a scoprire quali sono le migliori stufe a pellet.

Perché scegliere una stufa a pellet

I motivi che portano a installare in casa propria una stufa a pellet sono molti. Innanzitutto, le recenti innovazioni in campo di riscaldamento e le particolari attenzioni che negli ultimi anni si hanno verso ecologia e risparmio energetico, hanno fatto in modo che anche le aziende produttrici progettino stufe sempre più amiche dell’ambiente.
Sempre in ottica di risparmio energetico e di scelte sostenibili, anche per l’anno 2018 è stato confermato l’incentivo fiscale per l’acquisto di stufe a pellet.

La detrazione, che verrà riconosciuta entro 10 anni se inserita nella dichiarazione dei redditi e dimostrata tramite pagamento tracciabile, è pari al 50% del costo sostenuto se l’acquisto rientra in un piano di ristrutturazione e al 65% qualora si dimostri di usufruire dell’Ecobonus.
Non è sufficiente provare di aver pagato secondo le norme di legge, per ottenere il rimborso della spesa deve essere documentato di avere installato la stufa a pellet grazie a tecnici certificati e seguendo le normative di legge previste.

Anche a fronte di queste agevolazioni fiscali, che da qualche anno incentivano la scelta di stufe a pellet come metodo di riscaldamento, a sostituzione delle caldaie a metano o a integrazione del consueto impianto di riscaldamento, c’è stato un incremento della vendita di tali stufe. I prezzi di questi prodotti variano, all’incirca, dai 1.000€ fino a salire intorno ai 4.000€ per le migliori stufe a pellet che si possono trovare online o in negozio.

Un altro aspetto, non secondario, che sta rendendo sempre più popolare l’acquisto della stufa a pellet è il suo rispetto per l’ambiente. Al giorno d’oggi preferire prodotti green dalla tavola al beauty fino alle auto e agli impianti di riscaldamento, è diventato un fenomeno sociale, uno stile di vita.
Una stufa a pellet produce meno emissioni nell’aria di una stufa a legna, è quindi meno inquinante. Il paragone di questa tipologia di stufa con quelle alimentate a gas o con il riscaldamento di una caldaia a metano proprio non regge. La stufa migliore è quella a pellet.

Sebbene sia un dato di fatto che la stufa a pellet sia una scelta ecologica, perché il suo acquisto si riveli davvero rispettoso dell’ambiente vanno prese in considerazione alcune accortezze, in particolare riguardo alla marca di combustibile.

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Pellet – scarti di lavorazione del legno

Il pellet di legno è un combustibile ricavato dagli scarti di lavorazione del legno prodotti da falegnamerie, mobilifici e aziende che hanno a che fare con la lavorazione di questo materiale.
I cilindri di pellet con cui si carica il serbatoio della stufa si formano comprimendo la segatura o i trucioli di legno vergine con presse speciali; come risultato si hanno dei piccoli cilindri che possono essere di una lunghezza che varia dai 5 ai 40 millimetri.

Chiaro che, per rendere davvero questa scelta sostenibile, è importante accertarsi che il pellet sia prodotto in Italia o ancor meglio in zone limitrofe, come ad esempio entro i confini regionali, così da non inquinare facendo arrivare da chissà dove il pellet, per risparmiare una manciata di Euro. Se credete che il fattore distanza non impatti poi molto con l’ambiente, ecco un altro motivo per scegliere di non inquinare.
Quando dovrete scegliere il pellet cercate di capire se questo viene prodotto da scarti di legno vergine o se per produrre i cilindri combustibili, sono stati abbattuti degli alberi. In questo caso nemmeno il risparmio di denaro potrebbe ricavare l’ossigeno perso dall’abbattimento di un albero.

La stufa a pellet è pratica: si programma da sola

Indubbiamente il vantaggio più grande, quello che sbaraglia la concorrenza e quindi in primis le stufe a legna, è la praticità delle migliori stufe a pellet.

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Display programmazione stufa a pellet

Non sei mai a casa, lavori a 40 chilometri dalla città in cui vivi, esci la mattina presto e rientri che è già buio? La stufa a pellet non ti farà trovare una casa fredda al tuo rientro dopo un’estenuante giornata di lavoro. Sì perché si programma da sola, in autonomia. Ciò significa la stufa a pellet, se correttamente programmata, avrà già cominciato a scaldare casa prima del tuo rientro.

A seconda della marca scelta, ogni stufa può essere programmata dal pannello apposto sulla stessa, gestendo in autonomia l’accensione e la regolazione della forza del calore.
Inoltre molti brand consentono di gestire la stufa a pellet, grazie ad una applicazione da scaricare sullo smartphone. C’è di più con le App potrai controllare quanto pellet c’è ancora nel serbatoio, quanto tempo impiegherai per raggiungere la temperatura desiderata e molte altre informazioni.

Una programmazione da remoto richiede ancora di più l’accortezza di tenere ben pulito il sistema di aerazione e il braciere.
In particolare il braciere, ovvero lo spazio in cui il pellet scende e dove avviene il processo di combustione, deve essere aspirato 2 o 3 volte la settimana a seconda dell’utilizzo che si fa della stufa a pellet. In questo modo il calore verrà sprigionato in tutta la propria potenza, l’aria sarà salubre e la stufa a pellet funzionerà a pieno regime.

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